Cibo surgelato Ecco 5 consigli utili per evitare rischi. La Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva riguardo la sicurezza alimentare. Per avere cibo sano sulle nostre tavole è fondamentale la corretta gestione dei prodotti, non solo nell’ambito della filiera alimentare, ma anche nell’uso domestico. Qualche suggerimento….
Gli obiettivi dell’UE riguardo la sicurezza alimentare sono caratterizzati da un approccio integrato, one health, questo concetto è la sintesi dell’azione sinergica di tutte le figure coinvolte nella filiera alimentare, partendo dal produttore sino ad arrivare al consumatore finale. In questo contesto, il consumatore finale riveste un ruolo di primo piano, infatti, fin dal momento dell’acquisto, la sicurezza alimentare dipende molto spesso dalla corretta gestione degli alimenti, in ambito domestico. Procedure di conservazione e preparazione dei cibi non adeguate rappresentano un anello debole nella catena della sicurezza alimentare.
1) È molto importante che il consumatore si tuteli quando va a fare la spesa e che segua a casa, semplici regole nella manipolazione e conservazione degli alimenti. Quando si acquistano prodotti alimentari è importante osservare l’igiene e l’ordine del punto vendita: acquistare prodotti e/o ingredienti di buona qualità, affidabili e tracciabili, da fornitori autorizzati e di fiducia è certamente un primo passo verso la sicurezza.
2) Un’altra regola fondamentale è quella di leggere le etichette e la data di scadenza, per i prodotti confezionati è importante verificare lo stato dell’imballaggio, che deve essere integro e non presentare effrazioni, ammaccature, strappi o rotture.
3) Il mantenimento della catena del freddo è un requisito fondamentale per i prodotti refrigerati, surgelati o congelati, ogni variazione, o shock termico, ha infatti effetti irreversibili sul prodotto con conseguenze in termini fisici e organolettici, legati al cambiamento del gusto, se non ad implicazioni batteriche.
4) È opportuno evitare quei prodotti che differiscono per consistenza e fattezza dai loro affini, spesso si tratta di prodotti scongelati e rimessi nell’espositore dei surgelati sui quali lo shock termico può influire comportando fenomeni di cristallizzazione o di sgonfiamento del prodotto. E’ frequente l’esempio del gelato con un effetto superficiale simile a brina, quando ha subito uno shock termico ed è stato successivamente ricongelato.
5) Attenzione anche alle confezioni di alimenti refrigerati che si presentano gonfie, in quanto questo effetto è indice di una produzione di gas determinata da proliferazioni batteriche causata da una interruzione della catena del freddo. Gli alimenti refrigerati vanno acquistati in quantità limitate e, specialmente nel periodo estivo, devono essere rapidamente trasferiti nel freezer domestico.