A Torino uomo supera la tossicodipendenza e dona un rene alla compagna

A Torino uomo supera la tossicodipendenza e dona un rene alla compagna

A Torino uomo supera la tossicodipendenza e dona un rene alla compagna

Uscito dalla tossicodipendenza dopo anni a San Patrignano e con un figlio morto proprio per droga, un uomo di 46 anni ha incontrato una nuova compagna, 34 anni, e ha iniziato una nuova vita. Tre anni dopo però la donna, fin da piccola affetta da una malattia renale e sotto dialisi per la Granulomatosi di Wegenerm ha bisogno di un trapianto. Ad offrirsi per la donazione è lui, che dopo gli accertamenti del caso viene ritenuto idoneo e si procede con l’intervento.

Per il donatore una vittoria doppia

Il primo trapianto era stato effettuato sulla donna nel 2015 e la donatrice era stata la mamma di lei, ma l’organo aveva ormai esaurito la sua funzione. La procedura di accertamento è stata effettuata nella Nefrologia dialisi trapianti. Successivamente la coppia è stata ricoverata all’unità semintensiva della Nefrologia. Cinque giorni dopo il trapianto lui era già a casa e lei fuori dalla dialisi con una funzione renale ottima. “Quella del donatore è una doppia vittoria: contro la malattia di lei e per una nuova vita insieme”, spiega Luigi Biancone, responsabile del programma di trapianto rene.

Città della salute e della scienza di Torino al top per i trapianti

“Questa storia a lieto fine è l’ennesima conferma del fatto che la Città della salute e della scienza di Torino sia un Dea di terzo livello”, dichiara Thomas Schael, commissario della Città della salute e della scienza di Torino. “Ci confermiamo nel campo dei trapianti al top in Italia e in Europa”, commenta l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi. “Ancora una volta un plauso ai professionisti della Città della salute e della scienza per questo intervento multidisciplinare. Alla coppia una grande complimento per questo enorme gesto di amore e un in bocca al lupo per il prosieguo di una vita insieme all’insegna della salute e della felicità”, conclude.

fonte: Sanità Informazione

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