La ‘massima’ va mantenuta entro il valore di 120
Il controllo rigido della pressione fa guadagnare fino a tre anni di vita mantenendo un controllo ferreo della pressione del sangue (tenendo la ‘massima’ entro il valore di 120) può allungare la vita fino a un massimo di tre anni per individui a rischio cuore. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Jama Cardiology che ha coinvolto oltre 9000 individui dai 50 anni in su, con pressione alta.
Metà del campione è stato sottoposto a controllo pressorio con farmaci e con l’obbiettivo di mantenere la massima entro il valore di 120 (che rappresenta il valore ideale), l’altra metà doveva invece sforzarsi di arrivare a un valore meno stringente di 140 (quello standard che in genere devono raggiungere i pazienti ipertesi).
Ebbene i clinici hanno stimato che chi riusciva ad assestarsi su un valore di 120 aveva un’aspettativa di vita fino a 3 anni maggiore di chi si assestava sui 140. Lo studio però, notano gli autori, non ha tenuto conto di possibili effetti avversi (ad esempio renali) legati alla strategia terapeutica adottata per ottenere un controllo ferreo della pressione.
fonte: Jama Cardiology