La Prostata

  • Quando: 28 Febbraio 2014
  • Ora: 19:30
  • Luogo: Via Monte Grappa, Baveno 28831 VB, Italia.
  • Indicazioni stradali: Qui

Dettagli Evento:

Mosaico Onlus organizza una serata di cultura e medicina sul tema La Prostata presso la sala sala Nostra Domus di Baveno

Il programma dell’evento:

  • Cos’è
  • Dov’è
  • A cosa serve
  • La patologia benigna

I rimedi

  • Naturali
  • Omeopatici
  • Farmaci

La chirurgia

  • Quando?

Presentazione:
Dr. Stefano Cusinato direttore U.O. di nefrologia Ospedale di Borgomanero
Dr. Giorgio Monesi direttore U.O. di Urologia Ospedale di Borgomanero
Dr. Sergio Finazzi responsabile del laboratorio analisi di Cuggiono, A.O. Ospedale di Legnano
D.ssa Chiara Vicari farmacista omeopata in Massino Visconti

Invitati parleranno degli aspetti anatomi-funzionali della prostata per concludere con l`approccio chirurgico e i rimedi in caso di patologie benigne.

Nel corso della serata non si parlerà di tumore della prostata, argomento complesso ed interdisciplinare, che merita una trattazione a sé.

Al tumore dedicheremo una intera serata con il coinvolgimento del chirurgo, dell`oncologo, del radio terapista e dell`esperto in robotica.

Ipertrofia prostatica benigna e farmaci

La terapia farmacologica è di primaria importanza nella gestione dell’ipertrofia prostatica, dato che essa rappresenta una condizione fisiologica nell’uomo superati i 50 anni di età. Essa serve principalmente a disinfiammare l’organo e ripristinare il flusso urinario.

I farmaci sono riconducibili a due categorie : gli antagonisti dei recettori alfa-adrenergici e gli inibitori della testosterone 5-alfa-reduttasi. I primi, chiamati anche simpatico-litici, si legano ai recettori alfa, presenti sulla muscolatura liscia, al posto dei neurotrasmettitori, inducendone un rilasciamento e quindi un incremento del flusso urinario. Dato che questi recettori sono coinvolti anche nella regolazione della pressione arteriosa, essi hanno anche un effetto ipotensivo. Principali molecole sono: doxazosina, alfuzosina, tamsulosina, terazosina, silidosina…

Il secondo gruppo di farmaci inibisce l’enzima responsabile della trasformazione del testosterone nella sua forma attiva; in questo modo si riduce la dimensione della ghiandola prostatica e viene ripristinato il flusso urinario. Molecole maggiormente utilizzate sono: finasteride, dutasteride…

In prevenzione o per forme di lieve infiammazione o per potenziare la terapia vengono utilizzati anche prodotti erboristici. Tra questi ricordiamo l’ortica, le cui radici essiccate contengono beta-fitosteroli ad azione antiinfiammatoria; la zucca, dai cui semi viene estratto un olio ricco di cucurbitina, in grado di bloccare almeno in parte la sintesi del testosterone ;il pigeo africano, albero sempreverde la cui corteccia è ricca di fitosteroli; la serenoa repens, piccola palma del sud degli Stati Uniti di cui si utilizzano le bacche ricche di fitosteroli e flavonoidi in grado di bloccare la sintesi del testosterone.

Oltre alla terapia tradizionale, possiamo associare un rimedio omeopatico atto a riequilibrare un’iperattività dell’organo: consigliata è thuya alla 30 ch in granuli da assumere 2 volte al dì; sulphur se c’è bruciore alla minzione; conium maculatum se  presente pesantezza perineale con minzione difficoltosa e getto intermittente; chimafila umbellata soprattutto per la difficoltà di urinare con getto scarso.

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